COPAGRI SARDEGNA: NUOVI AIUTI STATALI PER LE FILIERE ZOOTECNICHE IN CRISI A CAUSA DEL COVID

COPAGRI SARDEGNA: NUOVI AIUTI STATALI PER LE FILIERE ZOOTECNICHE IN CRISI A CAUSA DEL COVID
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Facendo seguito al decreto legge n. 34, e al successivo decreto ministeriale della ministra Bellanova del 23 luglio 2020, riguardanti il sostegno a diverse filiere zootecniche entrate in crisi a causa del Covid 19, AGEA ha predisposto le istruzioni operative per la sua attuazione.

Il governo nazionale – precisa Pietro Tandeddu, direttore generale di Copagri sardegna -ha stanziato 90 milioni di cui 30 per il comparto suinicolo e 9 per quello ovicaprino a ristoro dei danni subiti da diverse filiere zootecniche.

E’ previsto un aiuto di € 20,00 per ogni suino macellato nel periodo 1 maggio-30 giugno cui si aggiunge un aiuto di 18 euro/ scrofa allevata nel periodo 1 gennaio-30 giugno.

Per gli allevatori di conigli 1 euro/capo allevato nel periodo 1 aprile-30 giugno. E’ previsto inoltre, un contributo fino a 6 euro per ogni capretto macellato tra il 1 gennaio e il 30 giugno.

Per pecore e capre si prevede fino a 3 euro per capo presente nel periodo 1 maggio-30 giugno. Sono previsti contributi anche per i vitelli da carne e il comparto bufalino.

L’ammontare preciso dell’aiuto sarà determinato dal rapporto tra risorse disponibili e domande presentate.

Le domande dovranno essere presentate a partire dall’ 8 ottobre con termine al 22 ottobre.

Gli allevatori sono invitati a recarsi presso gli uffici CAA dell’organizzazione al fine di ricevere la dovuta assistenza.

“Una importante boccata di ossigeno per l’agricoltura – rileva Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri – trattasi di risorse che si aggiungono a quelle stanziate dalla Regione. Al di là delle nostre sottolineature critiche in sede di elaborazione della Legge regionale n. 22, esposte in Consiglio regionale, e successivamente all’Assessora, come l’inutile norma sulle anticipazioni dei danni da siccità 2017 o i criteri per la ripartizione delle risorse per il comparto suinicolo, o ancora l’esclusione del comparto ortofrutticolo, ci attendiamo che si possa ovviare a qualche manchevolezza e, comunque, che le risorse stanziate arrivino presto a destinazione.”


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