COPAGRI SARDEGNA: VERSO L’AGRICOLTURA TROPPA DISATTENZIONE, LA REGIONE CAMBI PASSO

COPAGRI SARDEGNA: VERSO L’AGRICOLTURA TROPPA DISATTENZIONE, LA REGIONE CAMBI PASSO
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La rivendicazioni di Copagri Sardegna alle istituzioni regionali. Ancora inascoltate molte istanze del mondo agricolo, disattenzione nei tavoli politici.

“Al di là delle questioni di metodo che vedono da parte del presidente Solinas un atteggiamento di indifferenza verso le Organizzazioni agricole, rifiutando il confronto richiesto da mesi o scordandosi di invitarle alla videoconferenza da lui promossa lunedì sui temi dell’emergenza, alla quale hanno partecipato tutte le altre organizzazioni datoriali, e al di là della delegittimazione strisciante perseguita dall’assessora dell’agricoltura con lo stravolgimento del “Tavolo Verde”, sono gli atti, quei pochi attivati, a dimostrare l’inadeguatezza dell’azione politica verso l’agricoltura che viene riconosciuta solo a parole come settore strategico dell’economia e della società sarda – denuncia Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna”

“Se si fa riferimento alla pesantissima crisi del comparto ovicaprino – prosegue Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri nonché responsabile nazionale del comparto – che ha mosso i pastori nel febbraio dello scorso anno a sversare il latte nelle strade, non si conosce un atto, un’idea, l’adozione di uno straccio di disegno di legge per affrontare in termini strutturali il problema, scaricando totalmente sullo Stato, che pure ha le sue colpe, le responsabilità. Ma anche per gli altri comparti produttivi dobbiamo dire che non vediamo concretamente un disegno di sostegno alle imprese, agricole comprese, che, tra l’altro, la Giunta aveva dichiarato di voler concertare con le parti sociali prima dell’adozione del disegno di legge previsto dalla delibera del 10 aprile, ancora non scaricabile”

“Dopo essersi assunta l’onere di risolvere l’annoso problema delle pratiche arretrate costituendo una task force dedicata – prosegue Ignazio Cirronis – si scopre che Argea non ha le risorse necessarie ad incentivare il personale per l’accelerazione delle istruttorie e dei pagamenti, per cui, essenzialmente, questa task force non è mai partita nei termini con i quali è stata concepita, manca ancora dell’Unità di Progetto e non fornisce dati chiari e trasparenti per un proficuo monitoraggio; il risultato è che non arrivano ancora a molti produttori i benefici che avrebbero dovuto incassare anni fa.

Questi giorni la Giunta propone di impegnare i CAA con una delibera che prevede un’ anticipazione bancaria di premi già dovuti agli agricoltori ma non erogati, con un meccanismo per il quale la Regione abbatte gli interessi, non anticipandoli ai richiedenti produttori, ma da rimborsarsi dopo la restituzione del prestito, non assistito da garanzia regionale e con spese di istruttoria a carico dell’agricoltore, ben diversamente da quanto invece prevede il governo nazionale per prestiti di maggiore pregnanza totalmente garantiti dallo Stato ; tutto il contrario di quello che suggerirebbe l’emergenza. E’ una proposta che valuteremo insieme a tutte le Organizzazioni aderenti ad Agrinsieme, ferma restando una nostra grossa perplessità ad utilizzare, nelle forme proposte, tale strumento finanziario.”


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