14° incontro per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, dedicato alla discussione sullo Statuto

Verbale 14° incontro di animazione territoriale -27/10/2021

Il giorno 27/10/2021 alle ore 18:00, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto il quattordicesimo incontro di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.

L’incontro è finalizzato alla presentazione della relazione descrittiva e della strategia progettuale in coerenza con le attività di animazione svolte per il riconoscimento del Biodistretto.

L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it) e sul canale social Facebook di Copagri Cagliari.

Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna, i portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative delle filiere Bio interessate).

Ignazio Cirronis Presidente Copagri Sardegna, saluta i partecipanti all’incontro , ricorda che questo è il quattordicesimo e ultimo incontro di animazione per la costituzione e riconoscimento del Distretto Rurale Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis. Rimarca che non sono pervenute osservazioni e proposte di modifica alla bozza di statuto e regolamento, condivise nel precedente incontro e pubblicati nel sito web Copagri Sardegna e sul canale facebook di Copagri Cagliari.

Preso atto che gli stessi sono stati già approvati in formato bozza nel corso del precedente incontro di animazione e verificato che i presenti non apportano ulteriori osservazioni, lo statuto e il regolamento vengono approvati in via definitiva.

Successivamente illustra in sintesi, attraverso una presentazione in formato ppt, la relazione descrittiva (quanti qualitativa) da allegare all’istanza di riconoscimento del Biodistretto unitamente all’analisi SWOT, all’albero dei problemi e all’albero degli obiettivi, predisposti dai tecnici Laore sulla base dei risultati dalle attività di animazione .

Richiama in sintesi i contenuti della relazione descrittiva come di seguito dettagliato:

  • Descrizione del percorso di animazione e la relativa documentazione (Analisi SWOT, albero dei problemi e albero degli obiettivi, report degli incontri).
  • gli elementi ambientali, sociali ed economici del territorio del Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis;
  • l’analisi socio-demografica ed alcuni dati territoriali: la popolazione interessata dal Biodistretto rappresenta quasi la metà di quella regionale con circa 780.000 abitanti, caratterizzata da un alto indice di vecchiaia e un basso ricambio della popolazione attiva, che si accentua nelle zone interne rurali; la densità degli abitanti è 98 unità per km quadrato (superiore alla media regionale anche per il contributo della città metropolitana di Cagliari); la SAU rappresenta circa 1/3 di quella della Regione Sardegna;
  • il territorio del Biodistretto comprende la Città Metropolitana di Cagliari e la provincia Sud Sardegna (Provincia Storica di Cagliari), i Comuni di Terralba, Santa Giusta, Sini e Gonnostramatza della Provincia di Oristano, il Comune di Lanusei in Ogliastra; la descrizione è accompagnata dalla rappresentazione cartografica dell’area interessata;
  • la descrizione delle 5 filiere coinvolte dal Biodistretto: cereali pane e pasta Bio, ortofrutticola Bio, olivicolo olearia Bio, vitivinicola Bio, lattiero casearia ovicaprina Bio. Le filiere sono rappresentate dalle imprese agricole e quelle di trasformazione e commercializzazione. E’ inoltre garantita l’integrazione del settore agricolo e agro- alimentare con il sistema associazionistico, turistico, degli enti di promozione ambientale e della ricerca ;
  • Analisi SWOT, analisi dei problemi e analisi degli obiettivi;
  • Il Piano programmatico di sviluppo e la strategia del Biodistretto;
  • i soggetti aderenti, circa 60 operatori in biologico tra imprese agricole, di trasformazione e commercializzazione appartenenti alle diverse filiere Bio, operatori dell’associazionismo, del sistema turistico ricettivo e della ristorazione;
  • le fonti di finanziamento;
  • La Governance e l’ organizzazione amministrativa;

Il piano programmatico del Biodistretto Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis è articolato in quattro assi orizzontali che raggruppano gli interventi comuni a tutte le filiere, e 5 assi specifici che contengono gli interventi relativi alle 5 filiere considerate, come di seguito dettagliato:

interventi comuni

Sviluppo delle produzioni e delle attività di trasformazione:

  • investimenti per incrementare la capacità produttiva delle imprese agricole e di trasformazione in biologico, per insediare nuovi produttori e trasformatori, per sviluppare e aggregare le filiere meno strutturate;
  • attività formativa in riferimento ai processi innovativi;

Sviluppo dei consumi sia in filiera corta che sulle filiere lunghe:

  • istituzione di nuovi mercati contadini (anche stagionali), l’organizzazione di eventi di promozione delle produzioni biologiche quali il bio-festival, giornate in aziende bio-aperte, aggregazioni per la vendita diretta e l’ integrazione nella rete Horeca delle produzioni Bio;
  • accordi di filiera per favorire la capacità di penetrazione nei mercati nazionali ed esteri e attività di promozione degli stessi;
  • ipotesi di adozione di un marchio del Biodistretto Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis;

Infrastruttureeservizi(assistenzatecnicaallaconversioneaziendaleinbiologico,trasporti,energierinnovabiliecomunitàenergetiche,ricercaesperimentazione):

  • attivazione di un servizio di assistenza tecnica per favorire la conversione delle aziende convenzionali in biologico e supportare quelle esistenti verso l’ adozione di innovazioni;
  • organizzazione dei trasporti per il conferimento dei prodotti bio;
  • piano di sviluppo di comunità energetiche rinnovabili fino ad una portata massima di 1000 kw, come previsto dalle normative comunitarie e nazionali;
  • attività di ricerca e sperimentazione per migliorare le tecniche agronomiche, l’ efficacia dei mezzi tecnici in biologico e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici;

Sinergia con altri settori produttivi

  • valorizzazione degli elementi architettonici tradizionali (lavorazioni in terra terra cruda e bio-edilizia con materie prime agricole);
  • sviluppo del turismo eco-sostenibile legato alle aziende bio e alla cultura locale;
  • valorizzazione della cultura e lingua locale, sarda e tabarchina, e dei contenuti del saper fare ad esse collegato;
  • organizzazione e realizzazione di eventi.

Interventi specifici nelle filiere bio:

Filiera ortofrutticola

  • Incremento di superfici a colture protette in Bio e incremento delle superfici frutticole e in particolare frutta a guscio; ampliamento della gamma delle produzione offerte;
  • Sviluppare rapporti virtuosi con Enti Locali e gestori delle mense per favorire l’introduzione dei prodotti biologici nella ristorazione collettiva;
  • Facilitare gruppi di acquisto di mezzi tecnici nella filiera ortofrutticola bio;
  • monitoraggio della corretta applicazione dei capitolati nella ristorazione collettiva;
  • Sviluppare accordi commerciali tra agricoltori e artigiani del settore dolciario e alimentare;
  • Organizzazione di eventi e presentazione dei prodotti della filiera ortofrutticola bio nel territorio del Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis;

Filiera Cerealicola pasta pane

  • Sviluppo accordi filiera grano duro e degli altri cereali in biologico;
  • Sviluppo dell’attività sementiera biologica con il supporto degli enti di ricerca e vivaisti del territorio;
  • Miglioramento della qualità del grano conferito dagli agricoltori;
  • Incremento dei trasformatori pasta pane e dolci che utilizzano il grano biologico;
  • Promozione delle peculiarità dei prodotti biologici della filiera cerealicola al fine di dimostrare la differenza qualitativa dei prodotti bio rispetto a quelli convenzionali;

Filiera Olivicola olearia

  • Sviluppo della filiera con l’introduzione di tecniche agronomiche razionali per il contenimento dei costi di gestione;
  • Aggregazione di produttori olivicoli bio;
  • sottoscrizione di accordi di filiera con i frantoi;
  • Formazione di manodopera specializzata e dei tecnici per il settore oleario;
  • Promozione delle caratteristiche, organolettiche, sensoriali e nutraceutiche dell’olio extravergine di oliva bio;
  • Valorizzazione dei sottoprodotti del frantoio.

Filiera vitivinicola

  • Sviluppo dei vigneti biologici;
  • Tutela e promozione dei vigneti di Carignano a piede franco;
  • Promozione delle caratteristiche peculiari dei vini biologici;
  • Facilitazione e supporto agli adempimenti amministrativi e burocratici delle cantine Bio;

Filiera Lattiero-casearia ovi-caprina

  • Realizzazione di un piano di sviluppo delle produzioni foraggere e mangimistiche al fine di ridurre i costi negli allevamenti Bio;
  • Diversificazione produttiva dei formaggi bio verso la produzione di quelli a pasta molle più graditi dai consumatori;
  • Promozione delle peculiarità dei formaggi ovicaprini biologici;

Ribadisce che gli elementi descrittivi della relazione quali-quantitativa, sono il risultato delle attività di animazione svolte con il supporto dell’Agenzia Laore.

Ricorda in sintesi le possibili fonti di finanziamento: i bandi ministeriali sui distretti del cibo e sui Biodistretti, i fondi del PNRR sui contratti di filiera e di distretto di cui il 25% è destinato al biologico.

Sulla governance, rammenta che nell’incontro precedente si è adottata quale forma giuridica la società cooperativa e ne richiama brevemente la struttura organizzativa.

A tal fine chiede ai partecipanti di esprimere eventuali osservazioni e proporre integrazioni sui contenuti della relazione.

Interviene Martino Muntoni Agris Sardegna propone al Comitato promotore di inviare la bozza della relazione, per contribuire a sviluppare alcuni aspetti della stessa.

Ignazio Cirronis Copagri Sardegna accoglie favorevolmente la proposta di Martino Muntoni; sottolinea altresì che la bozza non è ancora completa e sarà messa a disposizione per coloro che ne faranno richiesta e che hanno partecipato agli incontri di filiera.

Ciriaco Loddo Agenzia Laore suggerisce di inserire quali possibili fonti di finanziamento il PSR Sardegna e gli OCM di settore.

La proposta viene accolta.

Interviene Fabio Maggio del CRS4 chiede come possono intervenire gli Enti di Ricerca sul progetto del Bio-distretto Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis.

Ignazio Cirronis Copagri Sardegna in risposta, evidenzia che nella relazione descrittiva è previsto un’asse specifico sulla ricerca e sperimentazione, da completare con il contributo degli Enti di ricerca, per mitigare i cambiamenti climatici, migliorare le tecniche agronomiche e l’ efficacia dei mezzi tecnici.

Per quanto riguardo il PNRR sono previsti i fondi di finanziamento per la ricerca e sperimentazione.

Rammenta che la presentazione del Piano di distretto deve avvenire entro novanta giorni dall’insediamento del consiglio di amministrazione.

Ernesto Bonomi CRS4 chiede di condividere la relazione tecnica.

Ignazio Cirronis Copagri comunica che le slide dell’incontro saranno pubblicate sul sito web della Copagri.

Marco Dettori Agris propone di inserire negli assi orizzontali l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.

Pasquale Sulis Agenzia Laore rammenta che la relazione tecnica viene allegata all’ istanza di riconoscimento e deve, tra l’altro, descrivere nel dettaglio le 5 filiere bio considerate dal Biodistretto e illustrare la coerenza con i risultati dell’attività di animazione.

Juan Navarro Produttore e vivaista nel settore olivicolo propone una maggiore diffusione di impianti meccanizzati con varietà locali in bio (semidana) , e l’ introduzione di macchinari innovativi per la gestione degli oliveti, anche in conto terzi, e aumentare la capacità produttiva e di lavorazione dei frantoi.

Massimo Pusceddu Viticoltore afferma che nella relazione sono rappresentati gli elementi di valorizzazione della filiera vitivinicola e propone di prevedere anche interventi a favore dell’introduzione di attrezzature innovative nella produzione e trasformazione aziendale in biologico.

La proposta viene accolta.

Michele Murru viticoltore descrive l’utilità di investimenti innovativi per per introdurre in azienda l’utilizzo di centraline meteorologiche per l’ottimale gestione dei vigneti in BIO.

Marino Marroccu CRS4 evidenzia che avere già adottato in azienda alcune innovazioni rappresenta un valore aggiunto anche in occasione di emanazioni di bandi sulla ricerca.

Raimondo Mandis di Slow Food esprime soddisfazione per il lavoro presentato e la scelta di condividere i documenti prodotti.

Annalisa Colombu di Legambiente ringrazia per il lavoro svolto durante gli incontri di animazione, conferma l’interesse per l’adesione al biodistretto ed in particolare condivide gli obiettivi sulla costituzione delle comunità energetiche.

Fabio Maggio CRS4 chiede informazioni sulla tempistica per il riconoscimento del Biodistretto.

Ignazio Cirronis Copagri Sardegna informa che tutta la documentazione sarà inoltrata in via informale alla RAS. Nel mese di novembre sarà sottoscritto l’atto costitutivo della cooperativa e saranno acquisite le domande di adesione; si prevede di concludere il percorso a fine 2021 o ai primi 2022. Per quanto attiene ai bandi ministeriali, la loro pubblicazione è prevista per la fine dell’anno in corso o i primi mesi del 2022.

Chiude l’incontro ringraziando i partecipanti e comunica che saranno rese note le informazioni sullo stato di avanzamento dell’istanza di riconoscimento del Biodistretto Sud Sardegna e Arcipelago del Sulcis.

La riunione si conclude alle ore 19:30.

Report redatto dai tecnici dell’Agenzia Laore Sardegna