COPAGRI SARDEGNA: NO A SCARICARE SUI CAA E LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE LE RESPONSABILITA’ DELLA REGIONE

COPAGRI SARDEGNA: NO A SCARICARE SUI CAA E LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE LE RESPONSABILITA’ DELLA REGIONE
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L’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Sardegna, senza alcuna consultazione preventiva con le Organizzazioni agricole, ha recentemente proposto alla Giunta Regionale, che l’ha approvata in data 21 aprile, una deliberazione che prevede l’impegno dei CAA per l’assistenza ai produttori nella presentazione di richiesta di abbattimento degli interessi su prestiti bancari volti ad anticipare i premi PAC che spettano loro di diritto e che attendono da anni; quelli che si riferiscono ad una parte consistente di quelle famose 98.000 circa pratiche arretrate di cui si è iniziato a parlare alcuni mesi fa.

“Non accettiamo che vengano scaricate sui CAA inefficienze della macchina regionale – ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna – specie dopo che sono stati stanziati oltre 1 milione di euro per la Task Force che doveva in pochi mesi risolvere il problema. Non si comprende perché i CAA debbano certificare dati, assumendosene le responsabilità, già in possesso di Argea, alla quale, a suo tempo, hanno presentato le domande di aiuto. Il CAA della Copagri, pertanto, non firmerà alcuna convenzione proposta dalla delibera richiamata”.

“Peraltro, aggiunge Pietro Tandeddu- direttore regionale di Copagri Sardegna – le banche , in assenza di garanzia, contrariamente a quanto stabilito recentemente dallo Stato che rilascia garanzia al 100% su prestiti fino a 25.000 euro, sono autorizzate a valutare il merito creditizio, a richiedere quindi garanzie , ad imporre spese di istruttoria, rallentando l’iter procedurale delle pratiche. Ma c’è di più: le domande di aiuto dovranno essere presentate dopo che il beneficiario produttore avrà restituito il prestito (a 12-18 mesi) e attendere l’istruttoria di Argea. Alla fine, forse, le attuali pratiche arretrate troveranno una più rapida risposta da parte della Task Force rispetto ai tempi prevedibili con l’attuazione della delibera del 21 aprile.”


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