Sulla Nuova Sardegna il resoconto del seminario organizzato da Copagri Oristano “Grano Duro in Sardegna: tra storia tradizione e nuove prospettive”
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Per il comparto cerealicolo in Sardegna è crisi profonda. L’80% della materia prima viene importata, il numero di produttori è sceso della metà esatta: da 12 a 6 mila.
La Sardegna ad inizio ‘900 era la seconda regione in Italia per la produzione di grano, oggi è agli ultimi posti. Le cause sono molteplici: dalla concorrenza estera che può produrre con un minor costo, al prezzo di vendita del grano che in Sardegna si attesta a 20 euro a quintale. Un prezzo che non ripaga nemmeno le spese di produzione.
La soluzione proposta da Copagri è la filiera del grano duro. La filiera controllata permette di avere una remunerazione dignitosa per tutti: contadino, trasformatore e venditore. Rispettando i principi della sostenibilità e della qualità del prodotto, una garanzia per il consumatore finale.