Sesto incontro per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna dedicato alla filiera cerealicola, pani e pasta BIO.

Verbale 6° incontro di animazione territoriale-21/09/2021

Il giorno 21/09/2021 alle ore 11:30, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto il sesto incontro di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.

L’incontro è finalizzato all’analisi SWOT (punti forza, debolezza, opportunità e minacce) della filiera cerealicola, pani e pasta BIO.

L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it) sul canale social Facebook di Copagri Sardegna e sul canale Facebook della CIA Cagliari.

Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna e i portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative della filiera cerealicola quali produttori, il molino, trasformatori, panificatori e il pastificio).

Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna passa la parola ai tecnici Laore che curano le attività di facilitazione e animazione degli incontri.

Pasquale Sulis Agenzia Laore presenta l’incontro odierno riguardante l’analisi SWOT della filiera cerealicola sottolinea che l’albero dei problemi e degli obiettivi saranno messi a disposizione del partenariato, in un unico documento che racchiude le problematiche analizzate nei diversi incontri di filiera. Lo stesso sarà presentato in un incontro specifico dedicato alla restituzione dei risultati.

Ciriaco Loddo Agenzia Laore Sardegna, conduce il tavolo di filiera in veste di facilitatore, precisa che l’incontro odierno sarà incentrato sull’analisi SWOT della filiera cerealicola BIO e attraverso un lavoro di gruppo con i portatori di interesse saranno analizzati quattro aspetti, i punti di forza, che rappresentano tutti quei fattori interni alla filiera, che dalla produzione trasformazione alla commercializzazione consentono la valorizzazione delle produzioni cerealicole Bio del Sud Sardegna; le opportunità costituiscono quelle condizioni esterne alla filiera che possono favorire lo sviluppo del settore. I punti di debolezza riguardano tutti gli elementi interni alla filiera che limitano lo sviluppo della stessa. Le minacce, costituiscono quelle variabili esterne e indipendenti che pregiudicano l’espansione della filiera.

Di seguito invita tutti i portatori d’interesse a intervenire in sintesi sulle positività e negatività interne ed esterne al territorio.

Gli aspetti positivi e negativi evidenziati dagli interventi dei portatori d’interesse presenti sono riportati nelle seguenti tabelle:

ASPETTIPOSITIVI (puntidiforzaeopportunità)
Nel territorio del distretto sono presenti tutti i soggetti della filiera BIO cerealicola (cerealicoltori, mulini, pastifici, panifici, ecc.)
Importanti attività di ricerca nel campo della filiera cerealicola BIO (es. progetto di miglioramento genetico specifico per la selezione di varietà adatte alle condizioni della Sardegna)
Presenza nel territorio di aziende con importanti superfici cerealicole in BIO e convenzionali
ASPETTIPOSITIVI (puntidiforzaeopportunità)
Presenza di diversi pani e paste tradizionali della Sardegna con aziende produttrici interessate alla lavorazione di cereali BIO riconosciute anche dai mercati nazionali ed esteri (es. Pane Carasau, Pistoccu, Fregola, Malloreddus)
Progetto di sviluppo dell’attività sementiera da parte di Agris
Supporto tecnico di Agris in favore delle imprese cerealicole BIO
Sicurezza fitosanitaria dei grani BIO coltivati in Sardegna (bassissimi livelli di micotossine)
Presenza di varietà di grano duro selezionate (Karalis, Shardana, Nuraghe)
Riscoperta dei grani o cereali storici (Trigu Cossu, monococco,) richiesti da un certo tipo di mercato (intolleranza al glutine)
Presenza di competenze e buone prassi che prevedono l’uso di mulini a pietra e del lievito madre
Presenza di alcune popolazioni storiche (Trigu moro e trigu murru) adatte alle condizioni di cambiamento climatico (siccità)
Presenza di pani ad alta conservabilità
Possibilità di tracciare la filiera con i luoghi di produzione e trasformazione a garanzia della qualità e della sicurezza del consumatore BIO
Possibilità di effettuare il controllo della qualità (anche per la presenza di piccole produzioni)
La presenza di incentivi nazionali e regionali legati alla produzione cerealicola in accordi di filiera (in particolare per quelle BIO)
Il nuovo regolamento europeo (848/2018 entrerà in vigore nel 2022) prevede la possibilità di scambio di sementi tra agricoltori BIO
Presenza di un sistema di pagamento del grano conferito in funzione delle caratteristiche qualitative
ASPETTINEGATIVI (puntidi debolezzaeminacce)
Presenza di concorrenza che dispone di organizzazione e strutture più forti e con maggiore esperienza
Carente tracciabilità della filiera cerealicola BIO (indicazioni su dove e quando, chi produce, ecc.)
Non uniformità qualitativa dei grani conferiti (differenze qualitative dei grani conferiti da produttori che operano nella stessa filiera)
Insufficiente attenzione alla richiesta di alcune caratteristiche delle semole per la produzione della pasta
Le produzioni di grano BIO sono poche e insufficienti alle esigenze dei trasformatori
Forte riduzione delle superfici coltivate a grano (da 78 mila ettari nel 2008 a 18 mila nel 2020)
Alti costi di produzione
La produzione BIO è equiparata in termine di incentivo alle altre misure ambientali rendendola poco competitiva nella scelta da parte dell’imprenditore
Le relazioni contrattuali non tutelano sufficientemente il produttore
Carenza di aggregazione degli operatori (per ammassi classificati per qualità)
Mancanza di interventi di promozione delle produzioni BIO
Necessità di valutare e riconoscere il giusto rapporto costo/vendita per distribuire meglio la catena di valore
pani e paste tradizionali non sono sufficientemente presenti nel mercato
Aleatorietà delle produzioni dal punto di vista quantitativo e qualitativo a causa della variabilità dell’andamento meteorologico che condiziona la disponibilità della materia prima
I cereali BIO hanno maggiori problemi di conservabilità nello stoccaggio
ASPETTINEGATIVI (puntidi debolezzaeminacce)
Carenza di conoscenze tecnico scientifiche nella gestione della filiera
La filiera corta (sistema Horeca, mense scolastiche, vendita diretta, mercati contadini, ecc.) dei prodotti cerealicoli BIO è debole

Ignazio Cirronis ricorda che gli incontri di animazione della filiera cerealicola si sono conclusi e chiede ai tecnici Laore come saranno organizzati i prossimi incontri.

PasqualeSulisAgenziaLaoreinterviene ribadendo che verranno completati gli incontri delle diverse filiere e successivamente saranno restituiti i risultati del percorso partecipato attraverso la presentazione dell’albero dei problemi che mette in relazione causa ed effetto le problematiche rilevate, l’albero degli obiettivi ottenuto dalla trasposizione in positivo dei problemi e l’analisi SWOT rappresentata dai punti di forza, debolezza, opportunità e minacce distinti per filiera. Questi documenti rappresentano una parte importante per la definizione della strategia di sviluppo progettuale. La definizione degli interventi e delle azioni sarà competenza del comitato promotore del Bio-distretto Sud Sardegna.

Ignazio Cirronis ricorda ai presenti, i prossimi appuntamenti programmati per il giorno 27/09/2021 alle ore 11:30 riguardante l’analisi SWOT della filiera ovi-caprina e il giorno 28/09/2021 alle ore 11:30 riguardante l’analisi SWOT del settore vitivinicolo e alle ore 18:00 l’analisi dei problemi della filiera olivicolo-olearia.

La riunione si conclude alle ore 13:00. Report redatto dai tecnici dell’Agenzia Laore Report redatto da Laore Sardegna